IL NOSTRO PRIMO VIAGGIO SU AURIS – Cosa è andato bene, cosa male e cosa ancora dobbiamo imparare

E’ stata una fuga un po’ improvvisata, non era proprio programmata e, soprattutto, non abbiamo avuto nemmeno il tempo di sistemarci per bene prima della partenza (tant’è che molte cose le abbiamo scordate a casa, come ad esempio lo scottex!).

Tanto bene gli impegni lavorativi hanno la capacità di ammucchiarsi tutti insieme nello stesso weekend, proprio il weekend che invece avremmo dovuto dedicare alla sistemazione del camper prima della partenza, prevista per martedì 11 febbraio.

Ci siamo ritrovate lunedì nel tardo pomeriggio/sera a fare tutto di fretta e furia e abbiamo finito solo martedì appena prima di partire… la conseguenza? Abbiamo dimenticato tante cose, alcune non importanti e fa nulla, altre invece fondamentali!

Alla fine siamo partite e siamo riuscite a cavarcela comunque, nonostante le dimenticanze! Ma veniamo al dunque, cosa è successo in questi tre giorni? Cosa abbiamo imparato?

L’acqua, il bene in assoluto più prezioso!

Abbiamo sempre dato molta importanza all’acqua, soprattutto nei piccoli gesti quotidiani, ma finché non inizi a vivere davvero il camper non puoi capire quanto quei gesti, anche apparentemente insignificanti, siano davvero importanti.

100L, questa è la capacità del nostro serbatoio delle acque chiare, l’acqua potabile insomma, quella che usiamo per lavare i piatti, per la nostra igiene personale e per lo scarico oltre che, in caso di necessità, per bere.
Questo numero però si scontra con altri due numeri:
60L è la capacità del nostro serbatoio delle acque grigie, quelle in cui finiscono gli scarichi dei lavelli di cucina e bagno e della doccia ed è proprio qui che abbiamo riscontrato i primi “problemi”.

Ci siamo rese conto che, nonostante le nostre attenzioni a consumare meno acqua possibile, ancora non siamo sufficientemente brave perché in soli 2 giorni abbiamo riempito il serbatoio delle acque grigie e quando l’abbiamo svuotato non credevamo ai nostri occhi, abbiamo davvero usato tutta quell’acqua?!

17L, è il numero del serbatoio dello scarico del WC, quello chimico. Anche in questo caso siamo state attente, molto attente perché di certo non volevamo trovarci sommerse di…. vabbè lo sai. Fortunatamente a questo numero c’è da aggiungerne un altro ovvero 60L che è la capacità di un secondo serbatoio delle acque nere, quello nautico.
Ecco, questo secondo serbatoio è stata la nostra salvezza altrimenti dopo meno di due giorni saremmo state sommerse di… ecco, non sarebbe stato carino, no?
Ora tu penserai “ma quanta ne fanno?” in realtà normale, anzi, meno perché per mezza giornata siamo pure state sempre fuori, ma il problema non era infatti il quantitativo delle nostre deiezioni, ma quanto l’acqua che usiamo per scaricare e per lavarci (sì perché il bidet lo facciamo direttamente lì con il doccino), ecco, quell’acqua fa ovviamente quantità.

Infine, sorpresa delle sorprese, ci abbiamo messo due giorni e mezzo (poco meno) per finire le acque chiare, quei famosi 100L che a riempirli sembravano infiniti!
In questo caso non ci è stato d’aiuto il pannello di controllo che evidentemente ha qualche guasto perché non si accendono le lucine e non sappiamo effettivamente quanta acqua ci sia dentro il serbatoio, l’unico modo per scoprirlo è smontare il sedile della dinette e guardare direttamente dentro al serbatoio.

Gestione dell’acqua e dei serbatoi, cosa abbiamo imparato e cosa dobbiamo ancora imparare?

Sicuramente abbiamo capito che l’acqua è davvero un bene preziosissimo, specialmente in camper! Se si riesce a gestire bene l’acqua si può essere autonomi per molto più tempo e si può vivere evitando “l’ansia da scarico/carico”.

Cosa dobbiamo imparare quindi? è necessario studiare dei modi per risparmiare ancora più acqua onde evitare di ritrovarci con i serbatoi degli scarichi pieni e quello dell’acqua potabile vuoto prima del tempo! Vorremmo riuscire ad avere almeno 3 giorni di autonomia, riusciremo ad imparare? Vedremo il prossimo viaggio! Speriamo di imparare prima di trasferirci definitivamente in camper!

Riscaldamento e coibentazione

Un’altra cosa che abbiamo imparato è come gestire il riscaldamento in camper, anche se ancora dobbiamo migliorare.
Attualmente il nostro camper monta un Webasto, un riscaldatore che preleva il gasolio direttamente dal serbatoio (e consuma anche meno di quel che pensavamo) e questo ci permette di risparmiare sul gas (abbiamo anche scoperto che le bombole del gas sono tutt’altro che economiche!).
Il contro di questo sistema è che, essendo un po’ datato, non è possibile gestirlo con un termostato e l’unica manopola per regolarne la potenza è a lato del sedile della dinette, il che la rende difficilmente raggiungibile di notte con la conseguenza che spesso ci siamo dovute alzare per regolarlo o spegnerlo.

E’ capitato, in queste fredde notti di montagna, che il webasto riscaldasse addirittura troppo e che iniziassimo a sentire caldo sotto il nostro mega piumone. La prima notte abbiamo tenuto il riscaldamento acceso fino all’una per poi riaccenderlo verso le 7 del mattino prima di alzarci e tutto sommato siamo state bene.
La seconda notte invece ci siamo spostate in una zona un po’ più fredda e abbiamo tenuto il webasto acceso quasi tutta la notte seppur al minimo.

Dobbiamo ancora imparare a gestire bene il riscaldamento e magari capire se in futuro sarà possibile installare un termostato, vedremo!

In questi giorni in montagna abbiamo avuto solo un problema piuttosto fastidioso: il bagno era un frigorifero! Abbiamo provato a riscaldarlo tendendo la porta aperta e sperando che il calore del webasto arrivasse fino a lì, ma nulla di che purtroppo… ci stavamo già ingegnando pensando a un tubo che si allungasse fin dentro il bagno o altre diavolerie del genere quando invece, rifacendo le pulizie approfondite al nostro ritorno, abbiamo scoperto che nel bagno c’è una bocchetta della Truma, la stufa a gas! E’ stato come se avessimo scoperto l’America!
E’ vero, avevamo pensato di non usare la Truma per riscaldare, ma in questo caso non si può davvero fare altrimenti, quindi per i prossimi viaggi al freddo sapremo che dovremo accendere la Truma per riscaldare il bagno.

L’altra cosa che abbiamo notato è che la coibentazione è importantissima!
Infatti possiamo riscaldare bene quanto vogliamo, ma se al contempo non abbiamo una coibentazione adatta e dei sistemi che ci proteggono dagli spifferi è tutto inutile, il camper si raffredda alla velocità della luce!
Attualmente abbiamo dei “pannelli” di materiale termo-isolante che vanno a coprire alcune parti da cui possono entrare gli spifferi ovvero i 3 oblò sul soffitto e il vetro della porta d’ingresso, ma gli spifferi ci sono ancora!
Quelli più odiosi sono alle finestre della mansarda a cui infatti stiamo già lavorando facendo realizzare altri pannelli in materiale termo-isolante.

Inoltre, il sistema di doppie tende che abbiamo applicato è abbastanza efficace, ma se pensassimo di passare molto tempo in climi freddi sarebbe un sistema decisamente da rivedere (e anche qui abbiamo già iniziato a lavorarci).
Fortunatamente la nostra idea futura è quella di svernare in climi decisamente più miti e al momento non è una priorità isolare maggiormente la cabina di guida dalla cellula del camper, ma sicuramente se dovessimo pensare di passare dei periodi in climi freddi dovremo sicuramente rivedere il tutto.

Energia a gogo!

L’unica cosa che davvero non è mai mancata è l’elettricità, siamo davvero molto soddisfatte dell’impianto che abbiamo studiato e realizzato e in queste giornate (di cui una è stata pure nuvolosa) non abbiamo avuto problemi.

La prima sera Elena aveva anche un lavoro da finire, è stata davanti al pc per almeno 3 ore attaccandosi al mini-impianto di riserva che abbiamo studiato appositamente per queste necessità e la batteria si è scaricata pochissimo senza per giunta andare ad intaccare le due batterie servizi principali.

I giorni successivi abbiamo acceso TV, caricato dispositivi, utilizzato (e nemmeno poco) la piccola aspirapolvere 12V per togliere l’immensità dei peli che i nostri pelosi stanno perdendo (sono già in periodo di muta del pelo!) e l’energia è sempre ampiamente avanzata, ottimo no?

E i pelosi?

Se ci hai seguito su Instagram saprai che in viaggio insieme a noi ci sono due figli pelosi, un cane e un gatto che si chiamano rispettivamente Jack e Dorian.

Più avanti faremo sicuramente un video in cui parleremo solo di loro, ma intanto puoi iniziare a conoscerli seguendoci sul nostro canale Instagram @livesingshoot

Jack non ha avuto grandi problemi in camper, anzi, a dire il vero proprio nessuno! Lui è già un cane molto tranquillo ed educato di suo, ma in camper è stato sempre nel suo posto sotto al tavolo della dinette (a parte quando accendevamo il webasto che ha le bocchette proprio lì!) ed anche in viaggio si è comportato benissimo.

Dorian invece è stato un disastro i primi due giorni, nonostante già nelle settimane precedenti avessimo iniziato a portarlo in camper per farlo abituare agli spazi. La prima notte non ci ha fatto dormire per niente, durante il viaggio ha pianto ininterrottamente e, alla fine, è riuscito a salire anche dove non avrebbe dovuto!
Sicuramente, prima del prossimo viaggio, dovremmo apportare alcune modifiche per impedirgli di salire sulla cucina (Dorian è cieco quindi non è come un gatto normale che può saltare liberamente, se gli si chiudono dei passaggi lui in alcuni posti non riesce più a salire).
Il lato positivo è che il terzo giorno è andato molto meglio, ha capito quali sono i suoi spazi (anche se questo non gli ha impedito di salire comunque dove non doveva) e, soprattutto, non ha mai avuto problemi con la lettiera, infatti da subito ha capito che lo sportello comunicante con il gavone portava alla sua lettiera (se non sai di questa geniale idea scoprila guardando il video nell’articolo precedente!).

Insomma, apporteremo sicuramente alcune piccole migliorie e modifiche per far sì che la nostra convivenza con i pelosi sia ancora migliore, ma per iniziare dobbiamo dire che è andato tutto bene!

Considerazioni finali

Tutto sommato ci aspettavamo peggio da questo primo viaggio, abbiamo anche scelto un clima non proprio amichevole tra vento e freddo eppure non abbiamo avuto difficoltà (a parte il bagno gelido! Ma ora che abbiamo scoperto la bocchetta della Truma segreta non abbiamo più paura) il che ci fa capire che abbiamo scelto un mezzo già ben attrezzato e che i lavori eseguiti sono stati fatti bene.

Sicuramente la cosa più importante che dovremo imparare è la gestione dell’acqua, ma tutto sommato anche in questo caso ci aspettavamo di non essere poi così brave e invece siamo riuscite anche a studiare un modo per lavare i piatti consumando meno acqua!

Il prossimo viaggio

Gli ultimi giorni di febbraio partiremo per un viaggio decisamente più lungo, andremo un po’ a zonzo per l’Italia e staremo via circa tre settimane!

In questi giorni in cui siamo ancora a casa ci stiamo occupando di quelle piccole migliorie di cui abbiamo parlato sopra, specialmente riguardo la protezione dagli spifferi!

Il prossimo viaggio sarà la vera prova perché caricheremo il camper come se fosse già la nostra casa e quindi dovremo finalmente far fronte alla gestione degli spazi e di tutte le nostre cose… scriveremo sicuramente un articolo a riguardo!

Intanto continua a seguire gli aggiornamenti anche sul nostro profilo Instagram @livesingshoot

a presto!

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