L’articolo del Giornale di Treviglio e del Bergamo Post
Iniziamo subito dicendo che no, non siamo ricche (tutt’altro) e no, non abbiamo nemmeno vinto il gratta e vinci “turista per sempre” ed infine di nuovo no, non siamo “figlie di papà”.
Perché ti diciamo queste cose? Ora lo capirai, leggi fino in fondo questo articolo e chiariremo tutto quanto 😊
Poco più di una settimana fa siamo state contattate da un giornalista del giornale di Treviglio (un quotidiano locale delle zone in cui abitiamo) per una piccola intervista riguardo al nostro progetto di vita, e noi siamo state felicissime di rispondere, è bello condividere la nostra piccola esperienza con chi vuole saperne di più, o no?
Esattamente una settimana fa usciva quindi l’articolo sul quotidiano locale, versione cartacea, e un estratto più breve sulla versione online che trovi cliccando QUI (giornale di Treviglio online).
Dopo la pubblicazione di questo breve articolo online sono piovuti commenti, alcuni dei quali incoraggianti e felici, altri invece esattamente il contrario e questo anche a causa del titolo decisamente fuorviante e delle poche informazioni raccolte nel riassunto online che omette molti dettagli invece importanti.
Inizialmente non abbiamo dato peso ai vari commenti, ma dopo che lo stesso articolo è apparso anche sul Bergamo Post (questa volta solo in versione online), abbiamo deciso che era doveroso scrivere un articolo in cui spieghiamo, per filo e per segno, tutte quelle informazioni che sono state omesse e che chiariscono ogni dubbio.
Perché abbiamo scelto di vivere in camper?
Ci teniamo a precisare che la nostra è una scelta consapevole e non è affatto dettata dalla necessità, semplicemente invece che trasferirci in un altro appartamento, abbiamo deciso di trasferirci in una casa su ruote e c’è un motivo ben preciso che ti spieghiamo in modo chiaro e conciso: da tempo pensavamo di trasferirci altrove, andare all’estero, ma dopo mesi e mesi di analisi non siamo giunte ad una scelta che ci soddisfacesse perché in realtà abbiamo capito che non volevamo limitarci ad un solo territorio, ma ci sarebbe piaciuto esplorarne diversi per poi, magari, trovare quello più congeniale a noi.
E quindi come fare? Semplice, rendendo la nostra casa una casa mobile in modo da poter esplorare diversi paesi e diverse città per poi fermarci in base alle nostre esigenze lavorative e non solo. In pratica una lunga esplorazione alla ricerca del luogo ideale in cui continuare la nostra vita. Che poi non è detto che lo troveremo, magari scopriremo che sarà molto più bello continuare a girare ed esplorare, no? Non si sa, vedremo.
Ecco, alla prima domanda abbiamo risposto, ora passiamo al resto.
Come vi manterrete durante il viaggio?
Anche a questa domanda è semplice rispondere perché continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto: il nostro lavoro.
Elena continuerà a fare la fotografa, Alessia continuerà a cantare e ad aiutare Elena nel suo lavoro fotografico, ecco tutto. Poi, all’occorrenza, non ci spaventa l’idea di fare altri tipi di lavori come ad esempio i lavori stagionali (raccolta frutta, fattorie ecc…) o altri lavori (cameriere, lavapiatti, qualsiasi cosa insomma), ma credo non ce ne sarà bisogno perché il nostro lavoro ci permette di vivere ora che abitiamo ancora in una casa, figuriamoci dopo in camper dove avremo di sicuro meno spese.
Come faremo a lavorare in giro?
Anche in questo caso la risposta è semplice perché i nostri lavori non devono necessariamente avere una base fisica, possiamo farli ovunque perché ovunque ci sarà una coppia che vorrà un fotografo per il suo matrimonio, o per la sua famiglia, o per un evento o qualsiasi altra cosa così come ovunque ci sarà una strada in cui Alessia potrà cantare o un locale o un matrimonio o un evento e via dicendo.
Ovviamente continueremo ad avere contatti anche con il luogo in cui ora lavoriamo e infatti non escludiamo la possibilità di tornare in queste zone per qualche mese, lavorare come matte e poi ripartire con molta più tranquillità e dei risparmi in tasca.
Inoltre molti lavori fotografici e video si possono fare anche da remoto (vedi impaginazione album, post produzione, microstock, montaggio ecc…) e in questo aiuta la tecnologia che ci permette di connetterci ovunque.
Come abbiamo fatto a comprare il camper?
Ci hanno detto che siamo “figlie di papà” ed è solo grazie a questo nostro presunto status che siamo riuscite a permetterci il camper… ebbene non è così. Il camper l’abbiamo comprato vendendo la nostra auto ibrida (Toyota Auris) che ci ha permesso di acquistare non solo il camper, ma anche un’auto usata che utilizzeremo in quest’anno che siamo ancora qui e che terremmo parcheggiata per poterla utilizzare quando ci capiterà di tornare per motivi lavorativi.
Come fate a permettervi il resto?
Lavorando, come fanno tutti, e vendendo moltissime cose perché, appunto, stiamo svuotando casa dato che il 99% delle cose non ci serviranno dentro il camper (e nemmeno ci sarebbero entrate).
Non avremo un posto dove tornare, non abbiamo una casa di proprietà e non abbiamo delle famiglie da cui tornare quindi ce la stiamo cavando da sole, con le nostre forze e con i nostri sacrifici.
Vendere gli oggetti superflui che abbiamo in casa (e alla fine arriveremo a vendere anche mobili ed elettrodomestici) ci permette di mettere da parte un piccolo “tesoretto” che sarà la nostra base di sicurezza quando finalmente saremo in giro con il nostro camper.
Oltre a questo ci sono i nostri risparmi derivati dal lavoro, dalla vita minimalista, dall’evitare gli sprechi, dal fatto che non siamo andate in vacanza e nemmeno in viaggio di nozze.
E il blog? Perché l’avete creato?
C’è chi pensa che abbiamo creato questo piccolo blog per guadagnarci da vivere ed è un’idea non solo falsa, ma che non abbiamo mai minimamente avuto.
Vedi forse pubblicità in questo blog? No, perché non ci interessa che diventi una fonte di guadagno, l’abbiamo creato solo perché ci fa piacere condividere con chi vuole leggerci la nostra esperienza e per mantenere un contatto con tutte quelle persone che, vicine o lontane, ci vogliono bene e ci seguono con piacere.
Stesso discorso per il canale YouTube, non abbiamo alcun interesse a guadagnare tramite questi mezzi anche perché, svolgendo i nostri rispettivi lavori, si presume che non ne avremo bisogno. Anche in questo caso il nostro unico scopo è condividere, nulla più.
Facciamo due conti
Per concludere questo piccolo articolo vorremmo invitare tutti quanti a fare due conti, quanto vi costa vivere in una casa? Perché vivere in un camper dovrebbe essere più costoso che vivere in un camper?
Alla fine tutti quanti non paghiamo un affitto o un mutuo più le bollette e le spese per mantenere l’auto o la moto o entrambe?
Vivere in un camper significa risparmiare su affitto o mutuo (a meno che lo si compri a rate, ma non è il nostro caso) nonché sulle bollette dato che è possibile rendere la propria casa su ruote energicamente indipendente (noi infatti installeremo circa 400W di pannelli solari), le bombole del gas hanno una spesa tutto sommato irrisoria e riscaldare un camper è certamente meno dispendioso che riscaldare una casa, o no?
Ovviamente bisogna ridimensionarsi su tutto, come si dice non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, no? Bisogna imparare ad essere molto parsimoniosi con l’acqua e con l’energia, di certo non si può collegare un mega impianto hifi, forno a microonde, phon ecc… ma ognuno fa le proprie scelte di vita, noi abbiamo deciso di rinunciare a molte cose in cambio di altre come la possibilità di viaggiare, di vedere posti nuovi ed entrare in contatto con nuove culture e nuove persone.
Grazie
Se sei arrivato a leggere fino a qui ti ringraziamo tantissimo perché significa che sei andato oltre il titolo e speriamo di essere riuscite a spiegare punto per punto ogni perplessità e ogni domanda che, giustamente, può sorgere di fronte ad una decisione un po’ strana come la nostra.
Continua a seguirci se ti va anche sul nostro profilo Instagram, da ottobre saremo un po’ più libere dal lavoro e torneremo a pubblicare più assiduamente anche video su YouTube.
A presto!