E’ passato più di un mese dal nostro ultimo articolo e in questo mese è successo davvero di tutto.
Abbiamo iniziato a lavorare alla stagione matrimoniale a pieno regime e, purtroppo, non abbiamo più avuto molto tempo per portare avanti il nostro blog, ma il nostro progetto non si è fermato e, anzi, nei ritagli di tempo dal lavoro e dai mille mila imprevisti che ci sono capitati, siamo riuscite a fare progressi.
Solo nell’ultima settimana sono successe così tante cose che ancora non riusciamo a crederci, ma di questo ti parleremo più avanti… dobbiamo ancora avere il tempo di metabolizzare!
Nel frattempo stiamo continuando la nostra opera di vita minimalista e proprio la scorsa settimana ci siamo finalmente dedicate al cambio degli armadi…. ci sono volute circa 4 ore per analizzare ogni singolo vestito, invernale ed estivo, e chiederci quali avremmo effettivamente usato e quali no e il risultato sono state quattro grandi bustone piene di vestiti di cui due da donare e altre due per il nostro mercatino.
Oggi però non vorremmo parlarti di minimalismo riferito agli oggetti, di questo ne abbiamo già parlato in un precedente articolo: i primi passi verso una vita più minimal.
Oggi vorremmo parlarti di un altro tipo di minimalismo, più esistenziale diciamo.
E’ vero, possiamo ridurre al minimo i nostri oggetti, circondarci solo di ciò di cui abbiamo realmente bisogno in modo che ogni oggetto diventi fondamentale e prezioso, ma ci sono anche altri aspetti della nostra vita quotidiana da prendere in considerazione come ad esempio i rapporti con le persone.
Le amicizie sui social network sono vere amicizie?
Tempo fa avevamo annunciato che avremmo portato a zero le amicizie su Facebook perché riteniamo che le vere amicizie siano quelle coltivate al di fuori dei social network. Di recente abbiamo iniziato ad attuare questa pulizia arrivando ad eliminare il 90% dei nostri “amici” su Facebook e mantenendo, per ora, solo quelle persone con cui effettivamente abbiamo un rapporto e sai che è successo? Che la nostra vita è qualitativamente migliorata perché passiamo molto meno tempo sui social network e più tempo a vivere.
Un altro lato positivo di questa pulizia è stata la radicale riduzione di “negatività” perché, fino ad ora, non ci eravamo mai rese davvero conto di quanta negatività assorbissimo da questo social network e quanto questo influisse malamente sulla nostra quotidianità.
Questa operazione di pulizia è stata in un certo senso illuminante. Quando abbiamo aperto la pagina dei nostri “amici” e abbiamo visto i numeri abbiamo sgranato gli occhi… circa 1000 amici a testa, follia! Sfido chiunque a conoscere davvero mille persone.
Sfogliando le “amicizie” ci siamo rese conto che alcune persone non sapevamo nemmeno chi fossero, tantissime altre non le avevamo nemmeno mai incontrate e con almeno l’80% non avevamo nemmeno mai scambiato una parola.
E allora che senso ha tutto questo? Perché queste persone devono sapere della mia vita e io della loro?
Ed ecco che è partita la pulizia e in una giornata avevamo eliminato il 90% delle nostre “amicizie”.
Ma non è finita qui: eliminando quel 90% inutile abbiamo finalmente iniziato a vedere sulla nostra bacheca solo gli aggiornamenti di persone che ci sono realmente vicine, che abbiamo realmente conosciuto e con cui abbiamo realmente intrattenuto rapporti, ed è stato bello perché magari alcune di queste persone, per vari motivi, le avevamo perse di vista ed è anzi stata anche l’occasione per riaprire un contatto che magari pensavamo perduto.
Pochi ma buoni, anzi, buonissimi!
Come dicevamo, la pulizia dei social network è stata davvero illuminante e ci ha confermato un pensiero che già albergava in noi: meglio avere pochi o anche pochissimi amici, ma riuscire a coltivare davvero queste amicizie, parlare con loro al telefono, abbracciarsi ogni volta che ci si incontra anche se è passato molto tempo, volersi bene anche a distanza ed essere felici ogni volta che si sente la loro voce.
Questa per noi è vera amicizia, il resto è solo fumo negli occhi.
Le scelte anche drastiche che stiamo compiendo in questi ultimi mesi hanno portato diverse persone a guardarci con gli occhi sgranati, alcune in senso positivo mentre altre non molto, ma noi andiamo avanti perché abbiamo capito che le paure e i dubbi sono i peggiori nemici che possiamo incontrare nella nostra vita.
Molti ci chiedono se abbiamo paura, se siamo sicure di quello che stiamo facendo e come faremo una volta che avremo lasciato la nostra casa, il nostro paese e i nostri cari.
La verità è che sì, un po’ di paura c’è, ma l’importante è saperla superare e andare avanti.
La parola d’ordine, alla fine, è una sola: uscire dalla zona di comfort.
Ora non è il momento di parlare dei grandi, anzi, grandissimi cambiamenti che abbiamo fatto proprio negli ultimi giorni (lo faremo più avanti e poi ti spiegheremo perché), ma possiamo dire che questi cambiamenti ci hanno aperto ancora di più gli occhi sul nostro minimalismo esistenziale, su quanto sia davvero importante circondarsi solo di persone positive, anche se si contano sulle dita di una mano!
Una risposta a "MINIMALISMO ESISTENZIALE"